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Quanto guadagna un prete al mese: chi paga il loro stipendio

Qual è la retribuzione percepita mensilmente da un prete: ecco tutte le cifre in base al ruolo che viene rivestito

Quanto guadagna un prete? Quando si parla di lavoro e stipendi la figura del parroco incuriosisce parecchio. C’è chi si chiede se, appunto, percepisca uno stipendio mensile come qualsiasi lavoratore e, se la risposta è sì, chi provvede a consegnargli il denaro. Anche i preti devono vivere, mangiare e pagare le bollette. Dunque, per effettuare il loro servizio nella chiesa vengono retribuiti come un normale lavoratore. Lo stipendio percepito da un parroco varia in base alla carica che ricopre. Ad esempio, un vescovo gode di bonus e gettoni di presenza in Vaticano. Ma vediamo ora insieme nel dettaglio quanto guadagnano i preti in Italia.

Stipendio del prete: quanto guadagna al mese nel 2022

I preti percepiscono uno stipendio mensile che varia in base alla carica ricoperta e va dai 1.000 ai 5.000 euro. L’importo aumenta in base anche all’anzianità, oltre che ai servizi svolti. Nel mondo ecclesiastico ci sono diversi ruoli, cariche e gerarchie. Ecco nel dettaglio solitamente a quanto ammontano gli stipendi di un prete in Italia.

  • Un prete semplice: 1.000 euro al mese
  • Un parroco responsabile della parrocchia: 1.200 euro al mese
  • Un vescovo: 3.000 euro al mese
  • Un arcivescovo: dai 3.000 a 4.000 euro al mese
  • Un cardinale: 5.000 euro al mese

Queste le cifre che conosciamo sulle retribuzioni nel mondo del clero. Per quanto riguarda il Papa, non c’è uno stipendio fisso. Ad esempio, Papa Francesco ha scelto di rinunciare alla retribuzione mensile, in quanto può accedere liberamente all’Obolo di San Pietro. Si tratta di un istituito per raccogliere le donazioni. Al contrario, Papa Ratzingher guadagnava 2.500 euro al mese. Invece, i frati fanno il voto di povertà e, dunque, non hanno uno stipendio. Riescono a racimolare qualcosa attraverso lavori che svolgono per la Diocesi.

Chi paga lo stipendio ai preti?

Un’altra domanda che i più curiosi si pongono, a cui ovviamente c’è una risposta. Prendendo in considerazione nello specifico un prete, a pagarlo è l’INPS e non la Cei. Nel corso della sua carriera, versa i contributi come un qualsiasi lavoratore, precisamente in un Fondo del Clero che viene gestito dall’Istituto previdenziale italiano. Inoltre, gli stipendi vengono pagati attraverso tre istituti: otto per mille dei contribuenti e donazioni. Infine, va considerato che molti preti svolgono anche il ruolo di insegnante di religione nelle scuole.

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