Lavori

Aumento stipendio per più di 60 mila lavoratori: l’accordo

Ecco rinnovato il contratto nazionale di lavoro del settore elettrico. Per questa categoria di lavoratori, che comprende più di 60mila persone. Per loro aumenta lo stipendio di ben 243 euro in busta paga. Pare che le associazioni, i sindacati e le imprese elettriche siano riusciti a trovare un punto di incontro, dopo circa sei mesi di trattative. A Roma ieri, lunedì 18 luglio 2022, è stato firmata l’ipotesi d’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro (Ccnl), per il triennio 2022-2024.

Aumenta lo stipendio per più di 60 mila lavoratori: firmato il rinnovo con i miglioramenti

I rappresentati delle maggiori aziende elettriche d’Italia, i sindacati del settore Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Ui e le associazioni hanno siglato l’accordo che porterà all’aumento della busta paga distribuiti in circa 130 imprese, disponibile per oltre 60mila lavoratori. Secondo quanto si legge su Money.it, l’aumento complessivo è di 243 € nel triennio, di cui 225 € sui minimi contrattuali sono distributi in quattro fasi:

  • 60 € l’1 ottobre 2022;
  • 65 € l’1 luglio 2023;
  • 65 € l’1 luglio 2024;
  • 35 € l’1 ottobre 2024.

A queste somme vanno sommati 15 € per il premio di produttività, che viene erogato per 14 mensilità per due anni e anche 3 € per il welfare. Aumenta l’indennità di reperibilità di 2 euro per ogni giorno e sarà coperto una tantum di 450 € per la vacanza contrattuale nel periodo dall’1 gennaio 2022 all’1 ottobre 2022. Questo rinnovo porta, dunque, questi aumenti di stipendio per più di 60 mila lavoratori. E non solo. Ci sono anche delle novità per i giovani lavoratori, per cui verrà aumentata la retribuzione:

  • +6% il primo anno;
  • +5% il secondo anno;
  • +6% il terzo anno.

Ci saranno anche dei miglioramenti dal punto di vista normativo con il rinnovo del Ccln elettrici:

  • nella formazione (aumenterà il diritto alla formazione per un totale di 40 ore minime);
  • nella sicurezza (riduzione dei carichi di lavoro, aumento dei riposi fisiologici, riconosciute giornate di permesso);
  • nelle ferie (inizieranno ad aumentare di 1 giorno partendo dal sesto anno di anzianità)
  • nelle pari opportunità (novità pr la parità di genere e nelle misure di protezione per le donne vittime di violenza di genere).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *