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Cos’è l’Assegno di Inclusione: tutti i dettagli tra requisiti e domanda

Cos’è l’Assegno di Inclusione e come funziona? Si tratta del nuovo sussidio che prenderà il posto del Reddito di Cittadinanza dal 2024. L’ADI non è altro che una misura di sostegno per eliminare la povertà in Italia. Per richiederlo è necessario avere dei requisiti che riguardano il reddito, il patrimonio e la cittadinanza. Questo aiuto economico avrà anche il compito di aiutare le persone più povere a iniziare un percorso lavorativo. Tale misura è stata introdotta dal Decreto lavoro 2023, ma vediamo ora insieme come funziona e tutti i dettagli da conoscere.

Quando verrà tolto il Reddito di Cittadinanza?

Nel 2024 ci sarà l’addio definitivo per tutti al Reddito di Cittadinanza.

Quanto dura l’Assegno di Inclusione?

Il beneficiario potrà accedere al sostegno economico per un periodo continuativo che non superi i 18 mesi. Potrà essere rinnovato per ulteriori 12 mesi.

Quando entra in vigore l’Assegno di Inclusione?

Secondo quanto deciso con il Decreto Lavoro 2023, l’ADI dovrebbe entrare ufficialmente in vigore dall’1 gennaio 2024.

Quanto vale l’Assegno di Inclusione?

Ha un valore che non è inferiore ai 480 euro al mese, ai quali sarà possibile aggiungere 280 euro extra per la quota affitto.

Assegno di inclusione (ADI): che cos’è e come funziona

L’Assegno di Inclusione è una misura di sostegno economico e di inclusione sociale che sostituirà il Reddito di Cittadinanza nel 2024. Questa misura è stata pensata per le famiglie che sono composte almeno da una persona disabile, da un minore, da un ultra 60enne o da una persona titolare di invalidità civile. Tra gli altri requisiti c’è il limite di ISEE, che non deve essere superiore a 9.360 euro all’anno. Per questa misura si prevede una spesa di 5,6 miliardi di euro nel 2025 e nl 2026. Non hanno diritto all’Assegno di Inclusione i disoccupati che hanno eseguito le dimissioni volontarie, fatta eccezione per quelle dimissioni per giusta causa.

Assegno di Inclusione: i requisiti principali

Ecco quali sono i requisiti di cui tener conto per accedere all’Assegno di Inclusione. Va precisato che la conferma di questi requisiti arriverà con la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.

  • Requisiti di cittadinanza: cittadino dell’Unione o familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; residente in Italia per almeno cinque anni, di cui gli 2 in modo continuativo; residente in Italia.
  • Requisiti economici del nucleo familiare: ISEE non superiore a 9.360 euro; valore massimo del patrimonio immobiliare di 30.000 euro, senza tener conto del valore della prima casa se è al massimo di 150mila euro.
  • Requisiti tenore di vita: nessun componente della famiglia deve avere intestato titolo o disponibilità piena di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 36 mesi precedenti alla richiesta. Sono esclusi da questo vincolo tutti i veicoli per cui è prevista un’agevolazione fiscale per le persone con disabilità. Nessun componente del nucleo familiare deve avere intestati titoli o avere piena disponibilità di navi, imbarcazione da diporto e aeromobili. Infine, nei 10 anni precedenti la domanda il richiedente deve avere la mancanza di condanne definitive.

A quanto ammonta l’Assegno di Inclusione?

L’Assegno di Inclusione può essere di un massimo di 6.000 euro l’anno e non inferiore a 480 euro al mese. Oltre questo, la misura è caratterizzata dalla presenza della quota di affitto. Viene erogata ogni mese per un periodo continuativo che non supera i 18 mesi e può essere rinnovata per altri 12 mesi. Quando scade, è prevista la sospensione di un mese. Si è, inoltre, esenti dal pagamento dell’IRPEF. L’ADI potrà avere un valore più alto per le famiglie con persone che hanno più di 67 anni d’età e disabili. In questo caso, può arrivare a 630 euro mensili.

Come fare domanda per l’Assegno di Inclusione

Per fare domanda bisognerà affidarsi all’INPS e seguire un determinato percoso. Innanzitutto è necessario iscriversi al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL). Inoltre, bisogna aderire a un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa. L’INPS dovrà prima verificare il possesso dei requisiti e le condizioni. Dopo di che, prende inizio il percorso. Sarà l’INPS a rivelare quali sono tutte le procedure.

Attenzione: ci saranno delle sanzioni per coloro che riceveranno l’Assegno di Inclusione senza averne il diritto. Al momento, il Decreto Lavoro 2023 prevede una reclusione dai 2 ai 6 anni per false dichiarazioni e da 1 a 3 anni per non aver comunicato le variazioni di reddito o patrimonio.

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