Come fare domanda assegno unico? Requisiti, procedura e cifre
L’assegno unico è un supporto economico creato per aiutare le famiglie. Dal primo gennaio 2022 l’assegno unico mensile e universale per i figli va a sostituire le misure precedenti, previste per quei nuclei familiari che hanno dei figli a carico. Tale incentivo fa parte del pacchetto interventi previsto con il Family Act. La domanda va presentata ogni anno e coloro che provvederanno entro domani, 30 giugno 2022, potranno anche ricevere gli arretrati dei mesi precedenti. Invece, dopo tale data, l’assegno verrà pagato senza appunto gli arretrati, dal mese successivo. Ma vediamo ora come presentare la domanda e chi ha diritto a ricevere questa misura.
Chi può fare domanda per l’assegno unico
L’assegno unico e universale è una misura che serve a sostenere le famiglie, ovvero si tratta di un aiuto economico dato per ogni figlio a carico fino ai 21 anni di età. Invece, quando ci sono casi di disabilità, non vi sono limiti. Tale incentivo economico è previsto per tutte le famiglie e l’importo si basa sull’ISEE presentato quando si fa la domanda. Nonostante questo, è possibile ottenere l’assegno anche se non si ha questo documento. Viene erogato dall’INPS e ricevuto attraverso conto corrente o bonifico domiciliato. Va precisato che per avere l’assegno unico non bisogna avere una brutta condizione economica. Infatti, l’ISEE serve esclusivamente per determinare l’importo. Ma chi ha diritto a riceverlo?
- Per i nuovi nati dal settimo mese di gravidanza
- In presenza di figli con disabilità, senza un limite legato all’età
- Per ogni figlio minorenne a carico
- Per ogni figlio fino ai 21 anni d’età che deve frequentare un corso professionale, andare a scuola o all’università, svolgere uno stage, cercare un lavoro (registrato ai centri pubblici come disoccupato), essere coinvolto in un’esperienza di servizio civile
Tutti i genitori possono chiedere l’assegno unico, senza alcun requisito riguardante il tipo di lavoro che svolgono. Ma è importante dimostrare di:
- essere un cittadino italiano o di un Paese europeo;
- un familiare di un cittadino italiano o UE;
- avere un regolare permesso di soggiorno per lunghi periodi;
- avere domicilio o residenza in Italia ed essere stato residente in Italia per almeno due anni o avere un contratto di lavoro di almeno sei mesi;
- essere soggetti al pagamento dell’Irpef.
Non è indispensabile avere l’ISEE in corso di validità. Tutte le famiglie che presentano il documento avranno un assegno con importi più alti, tenendo conto della fascia di ISEE in cui si rientra. Chi non ne dispone o ha un reddito superiore ai 40.000 euro riceverà un importo minimo.
Chi percepisce il reddito di cittadinanza può ricevere l’assegno unico? La risposta è sì.
Importi assegno unico: come vengono calcolati
Come già indicato, per l’importo si tengono conto dell’ISEE e dell’età dei figli. Chi ha un reddito fino a 15.000 euro e figli minorenni, potrà ricevere un valore massimo di 175 euro per ogni figlio. Il minimo, invece, è di 50 euro per ogni figlio quando l’ISEE è pari o superiore ai 40.000 euro o in assenza di ISEE. L’importo aumenta in alcuni casi:
- quando si ha più di due figli;
- quando la mamma ha un’età inferiore ai 21 anni;
- quando i figli sono disabili;
- quando i genitori hanno entrambi redditi da lavoro;
- quando con le misure precedenti all’assegno unico i genitori avrebbero percepito somme maggiori.
Come fare domanda per l’assegno unico
Arriviamo al punto centrale: come richiedere l’assegno unico? Ci sono diversi sistemi che è possibile sfruttare per inviare la propria domanda.
- Attraverso i servizi Inps online
- Chiamando il numero verde da rete fissa 803.164 (gratuitamente)
- Chiamando il numero da cellulare 06 164164 (a pagamento)
- Attraverso i servizi telematici gratuiti dei patronati
Tramite la procedura “simulazione importo assegno unico” potrete fare appunto una simulazione sul sito Inps per sapere in anticipo quale importo spetta alla vostra famiglia.