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Chi sono i curdi e perché Erdogan è il loro principale nemico

Chi sono i curdi cosa vogliono? Sono una popolazione di circa 40 milioni e vivono tra Turchia, Iraq, Siria, Iran e Armenia. Dopo la Prima Guerra Mondiale, quando gli alleati occidentali non mantengono la promessa di creare questa nuova nazione, i gruppi presenti sono diventati delle minoranze in vari Paesi. I curdi rappresentano uno dei gruppi etnici più grandi in tutto il Medio Oriente. Non hanno, però, un loro Stato e sono, pertanto divisi nei diverse nazioni da oltre un secolo. Nel corso degli anni la popolazione ha sempre mostrato la sua volontà di creare un loro Stato. Il sogno di creare il Kurdistan non è mai diventato realtà, ma loro non perdono le speranze.

Erdogan minaccia escalation con i curdi nel 2022

Il 13 novembre 2022 a Istanbul (Turchia) è avvenuto un attentato terroristico che ha ucciso 6 persone. Sembra che questo attentato abbia, in realtà, rafforzato il presidente Erdogan. Quest’ultimo ha svelato subito la sua versione, attribuendo ai curdi la responsabilità dell’attacco, precisamente al Pkk. Successivamente, ha lanciato nuovi bombardamenti con il suo esercito nelle prime ore di domenica 20 novembre 2022 in Siria. Si avvertono forti tensioni, che sembrano anticipare una nuova escalation in Siria, in un momento già delicato per via della guerra scoppiata tra Russia e Ucraina.

I curdi siriani, però, si sono detti certi del fatto che l’attentato a Istanbul sia stato organizzato dalle stesse autorità turche. In una cerimonia pubblica ad Artvin, città turca, Erdogan ha annunciato un’operazione di terra in Siria contro i curdi, precisamente contro l’Ypg.

Abbiamo sorvolato per alcuni giorni i terroristi con la nostra aviazione e i nostri droni. Se Dio vuole, li elimineremo presto con i nostri soldati, la nostra artiglieria e i carri armati. Abbiamo dato la nostra risposta al vile attacco che è costato la vita a sei innocenti radendo al suolo gli obiettivi terroristici nel Nord dell’Irak e della Siria.”sappiamo molto bene chi arma e incoraggia i terroristi. Ci avevano assicurato che la Turchia non sarebbe stata minacciata dalle aree sotto il loro controllo e non hanno mantenuto la promessa.

Il tutto sta accadendo poco prima delle nuove elezioni presidenziali di giugno 2023. Stati Uniti e Russia hanno chiesto alla Turchia di non destabilizzare la Siria e di esercitare moderazione. Ma sembra che Erdogan non sia disposto a seguire questa linea. La Turchia si dice pronta a colpire quelli che considera terroristi e a utilizzare aerei militari, carri armati e truppe da terra. I droni aerei avrebbero già distrutto 471 obbiettivi. Il presidente Erdogan ha avvisato che queste operazioni “sono solo l’inizio” e puntano a mettere in sicurezza il confine.

“Eradicheremo i terroristi da Tal Rifat, Manbij e Ayn al-Arab (Kobane)”, ha dichiarato Erdogan, parlando delle zone del nord della Siria che sono sotto il controllo delle forze curde del Pkk e dell’Ypg.

I curdi e i rapporti con l’Occidente

I curdi rappresentano una minoranza nei vari Paesi in cui si sono ritrovati a vivere. L’Occidente è sempre stato un alleato di questo gruppo etnico, sostenendo il loro nazionalismo. Allo stesso tempo, è capitato spesso di vedere i Paesi occidentali abbandonare i curdi quando i loro obbiettivi venivano raggiunti. Ad esempio, i curdi hanno dato il loro aiuto nella lotta contro l’Isis. In particolare, hanno combattuto a fianco dell’Occidente quelli turchi, siriani e iracheni. Questo gruppo etnico è conosciuto in Occidente soprattutto per via della sua battaglia contro l’Isis.

L’Ypg ha ricevuto il sostegno degli Stati Uniti. In particolare, nel 2015, i combattenti curdi riuscirono a conquistare i propri territori, grazie anche all’aiuto degli USA. In questo modo, ebbero la possibilità di espandersi nelle aree abitate da popolazioni arabe. I curdi siriani hanno ampiamente contribuito alla sconfitta dell’Isis, che ancora non è stata distrutta completamente.

L’Occidente in questi anni ammira la società pensata dai curdi. In particolare, nella loro ideologia la donna ha gli stessi diritti dell’uomo. Infatti, esistono le milizie curdo-siriane composte proprio da donne. La loro Costituzione è di stampo democratico, pluralista e liberale. Molto criticata è stata la scelta del 2022 di cedere alla recente richieste del presidente turco Erdogan. Quest’ultimo ha accusato l’Europa di aver dato la possibilità al Pkk di crearsi un’identità “forte, aperta e riconosciuta” nei loro territori. Per tale motivo, quando Svezia e Finlandia hanno annunciato ufficialmente di voler entrare a far parte della Nato, Erdogan si è detto pronto ad accettare solo se i due Paesi smetteranno di consentire al Pkk di continuare a vivere sul loro suolo.

Questo è stato visto dai ‘fan’ occidentali dei curdi un tradimento da parte della Nato. E non è l’unico. Barack Obama con gli Stati Uniti aveva protetto i curdi durante la loro lotta contro l’Isis. Ma gli USA li hanno traditi con Donald Trump, che aveva accettato la proposta di Erdogan di creare una zona di sicurezza nel nord della Siria. Quel territorio era occupato proprio da un gran numero di curdi, che si sono ritrovati a dover affrontare le forze turche.

I curdi nemici di Recap Tayyip Erdogan

Recap Tayyip Erdogan, attuale presidente della Turchia, tiene fermi sotto il suo mirino – in particolar modo – i curdi turchi, iraniani e iracheni. Sebbene Ankara abbia approvato la Convenzione dell’Onu che contrasta la tortura e anche quella del Consiglio europeo, la tortura in Turchia viene ancora praticata, in modo moderato, contro gli esponenti della comunità curda.

La Turchia si dice certa del fatto che il Pkk sia un’organizzazione terroristica. Secondo il presidente turco, Ypg e Ypj sono gruppi che seguono la strada del precedente. Pertanto, questi segmenti sono da lui considerati fuorilegge.

Turchia e curdi sono in lotta per il pieno riconoscimenti del Kurdistan, dalla Prima Guerra Mondiale, quando andò in frantumi l’Impero Ottomano. Da allora la comunità ha spesso subito forti persecuzioni in Iran, Iraq e Turchia. Ed è stato nel suolo turco che nacque negli anni ’80 il gruppo Pkk, di ispirazione marxista. Il Partito guidato Abdullah “Apo” Öcalan iniziò una guerra armato contro il governo della Turchia, deponendo le armi nell’anno 2001. Il Pkk è considerata un’organizzazione terroristica anche da Stati Uniti, Unione Europea, Iran e Nato. Non la considerano così Russia, India, Egitto, Nazioni Unite, Brasile e Svizzera.

Differenze tra i gruppi curdi

I curdi formano una comunità unita, attraverso la cultura e la lingua. La maggior parte di solo sono musulmani e si differenziano tra loro per obbiettivi e alleanze. I curdi iracheni hanno da tempo una loro regione autonoma in Iraq, ovvero il Kurdistan iracheno. Invece, i curdi siriani hanno il controllo sulla regione dove abitano, ossia il Rojava.

Curdi: cosa sono Pyd, Ypg, Pkk, Ypj e Sdf

  • Il Pyd è la sigla in curdo del Partito dell’Unione Democratica. Ha espresso l’idea di società socialista-libertaria, innovativa rispetto alle tradizioni classiche islamiche.
  • L’Ypg è l’Unità di Protezione Popolare, milizia presente maggiormente nel nord della Siria.
  • Il Pkk è il Partito dei lavoratori del Kurdistan, che ha un modo di pensare simile a quello del Pkk ed è di Abdullah Öcalan. La Turchia considera il Pkk un’organizzazione terroristica. Infatti, Abdullah Öcalan si trova in un carcere della Turchia dall’anno 1990.
  • L’Ypj è l’Unità di protezione delle donne, che lottano solitamente a capo scoperto contro l’Isis.
  • Le Sdf sono le Forze democratiche siriane, composte in gran parte dalle Ypg e Ypj.

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